I robot di tutte le cose

Simpatici e gentili, disinvolti nei movimenti: saranno così i robot che stanno nascendo in tutto il mondo: si cerca di sviluppare dei robot che sappiano fare più cose: giocare con i bambini delle famiglie che lo prenderanno, lavare, pulire e altri compiti domestici. Di come farli funzionare parlano i 150 esperti di 20 Paesi del mondo., ha detto l'organizzatore del convegno, Carlo Alberto Avizzano. Si lavora perfare in modo che nel 2035 ognuno abbia almeno un robot a casa, si stà pensando a come farli funzionare. Il difficile è costruire automi capaci di soddisfare le numerose richieste, sempre diverse, per i robot destinati alle case, dove potrebbero giocare con i bambini, fare le pulizie o assistere gli anziani. Se i robot industriali degli anni '80 erano programmati per un unico compito, oggi le cose sono davvero più complicate. Uno degli esempi è Nao, un robottino con sembianze umanoidi che è capace di giocare coi bambini.
Insomma, ben presto non ci servirà più la donna delle puizie, ci basterà il nostro fedele robot.


Si stanno creando anche dei robot che portino assistenza sanitaria, infatti,in un Paese grande quanto Stati Uniti, infatti, ci sono Stati poco popolati dove l’assistenza medica può essere difficile. Il robot non è altro che un sofisticato veicolo che il medico pilota con un collegamento wi-fi da distanze anche molto grandi. Il robot che entra nelle camere dei malati è un meccanismo alto un metro e mezzo, fornito di ruote, di una telecamera ad altissima sensibilità, braccia meccaniche e terminali elettronici. Come “testa” ha uno schermo ad alta definizione sul quale è proiettato il volto del medico, che così può consigliare quali rimedi usare grazie ai sofisticati microfoni.

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